domenica 10 luglio 2011

I 20 anni della nuova Estonia indipendente.

Questa è la prima estate nella quale i cittadini dell'Estonia potranno recarsi in molti Paesi europei senza bisogno di dover cambiare la valuta (Euro). Già dal 2007, con l'entrata in vigore dello "Spazio Schengen" anche per la Repubblica di Tallinn, gli Estoni potevano comunque già muoversi con maggiore facilità.
Si tratta di una ricorrenza epocale, che va ad aggiungersi al ventesimo anniversario della ritrovata indipendenza, avvenuta il 20 agosto 1991.
In una Europa che spesso si muove con la disinvoltura di un elefante dentro ad un negozio di cristalli, tra crisi economica e di valori, problemi e preoccupazioni (inquinamento, immigrazione clandestina, estremismi e pazzie di varia natura), l'entusiasmo della sana e giovane Estonia rappresenta un prezioso contributo in termini di vivacità e di vitalità.
Ricordiamo la ricorrenza andando a rileggere un giornale italiano di 20 anni fa, che per la prima volta parlava di "Estonia indipendente" post-sovietica.
Dal quotidiano La Stampa di mercoledì 21 agosto 1991, pagina 8:
(...) L'Estonia dichiara l'indipendenza (...)
TALLINN. Un annuncio nella notte: il Parlamento estone ha proclamato l'indipendenza da Mosca. La risoluzione è stata approvata con 69 voti a favore su 104: la votazione è stata disertata dai deputati della comunità russa.
Per tutto il giorno, lo sferragliare dei carri armati dell'Armata Rossa era risuonato alla periferia di Tallinn. Barricate erano state erette intorno agli edifici della radio-tv. Per scongiurare un bagno di sangue, il presidente del Consiglio municipale cittadino, Andres Kork, aveva parlato per un'ora e mezzo con i comandanti delle unità paracadutiste: gli hanno garantito che «non vogliono avere incidenti con i civili». (...)

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