giovedì 29 dicembre 2011

L’istruzione in Estonia dal 1918 al 1940

Scuola estone nel 1920
Scuola estone nel 1925
Il 24 febbraio 1918 gli sforzi degli Estoni per l'autodeterminazione furono coronati con la proclamazione della Repubblica di Estonia. Ma già prima di quell’evento decisivo alcune persone si erano proposte di ampliare i propri orizzonti culturali, stimolate dalla nascita del movimento della Giovane Estonia agli albori del ventesimo secolo.
Insieme alla cultura tedesca e russa, e spesso in loro sostituzione, arrivò l’influenza della cultura francese. Parigi era diventata la nuova Mecca. Allo stesso tempo, l’influenza della cultura scandinava e soprattutto della finlandese era in considerevole crescita. Come risultato di contatti così numerosi, la cultura ed il giornalismo estoni acquisirono un tocco professionale e produssero una serie di scrittori, artisti e compositori di levatura europea. La necessità di regolare la lingua estone e di svilupparla, insieme, avrebbero consentito ai suoi utenti di produrre un’alta letteratura ed articoli scientifici, che guidarono l’attività innovativa all’inizio del ventesimo secolo. La riorganizzazione educativa iniziò subito dopo l’ottenimento dell’indipendenza. Il 30 novembre 1918 il Governo provvisorio estone emanò una dichiarazione che stabiliva: “Nel settore dell’istruzione, il primo compito è quello di porre fine alla russificazione ed ai tentativi di germanizzazione. La scuola deve essere impostata su fondamenti internazionali”. Lo stesso documento proclamò anche i nuovi principi basilari della pubblica istruzione: generale, obbligatoria e gratuita quella primaria, con un periodo di studio molto più lungo ed ampio rispetto a prima. La “Legge delle scuole pubbliche elementari” del 1920 verteva su tali cardini. E nel 1922 passò la “Legge delle scuole pubbliche secondarie”.
La gerarchia educativa dell’Estonia indipendente, insieme con l’Associazione degli insegnanti estoni, decise di istituire la scuola avente come base la lingua estone, permettendo a coloro che avevano concluso gli studi elementari di continuare ulteriormente, sia in direzione secondaria che in direzione professionale. Le idee di Komenský, Rousseau e Pestalozzi sulla riforma pedagogica si diffusero rapidamente in Estonia. Tali idee includevano il carattere democratico della scuola, l’istruzione in lingua madre, le scuole secondarie, lo sviluppo dei talenti naturali di ogni bambino, l’inseparabilità dell’esperienza di vita da quella scolastica nei bambini, l’importanza dell’arte, dell’artigianato e dell’educazione fisica, ed il supporto per le attività extrascolastiche dei bambini. Gli anni 1930 portarono ad una certa differenziazione del sistema scolastico, a discapito delle scuole secondarie. La competizione tra coloro che avevano terminato le scuole elementari, per accedere a quelle secondarie, divenne più dura. Nel 1938, per esempio, solo il 60% degli aspiranti al proseguimento degli studi fu in grado di farlo, anche perché la scuola secondaria non fu più gratuita.
Il Presidente Konstantin Päts visita una scuola nel 1938
Nel 1936 i membri della Fraternità degli Studenti dell’Università di Tartu cambiarono la politica linguistica della scuola secondaria cambiato, sostituendo l’Inglese al Tedesco come prima lingua straniera.
Il sistema di istruzione professionale arrivò a mostrare alcuni risultati notevoli verso il termine del periodo di indipendenza. Alla fine degli anni 1930 vigevano quattro tipologie di scuole professionali in Estonia: agricola, economica, tecnica e di economia domestica. Gli studenti delle scuole professionali avevano una vasta gamma di scelta precedente, che andava dai 4 anni di scuola primaria ai 9 anni di “Realschule”, una sorta di specializzazione nelle scienze. La durata del percorso di studio professionale variava da 1 a 4 anni. Se negli anni 1920 l’istruzione era stata vista come un fattore di coesione sociale, verso la metà degli anni 1930 l’istruzione – specialmente quella secondaria – si era evoluta in un elemento sempre più di divisione e di selezione.
Il centro più importante dell’istruzione superiore fu l’Università di Tartu, che riaprì le sue porte nel 1919 ed andò avanti alle condizioni della nuova repubblica. La struttura universitaria incluse le facoltà di teologia, medicina, diritto, filosofia, matematica e scienze naturali, agricoltura e veterinaria. Nel 1928 fu inaugurata una nuova specializzazione chiamata Istituto di Educazione Fisica. Nel 1938 furono fondati il Dipartimento di Economia e l’Istituto di Studi per la Difesa dello Stato.
Tra il 1919 e il 1939 si laurearono presso l’Università di Tartu 5.751 studenti, un quarto dei quali erano donne. Un gran numero di studenti universitari apparteneva a società e fraternità accademiche. Oltre a fornire l’Estonia con avvocati, medici, ecclesiastici, agronomi, ecc, l’Università sviluppò anche una proprio gruppo di personale docente specializzato e di scienziati. Oltre all’Università di Tartu ci furono altre istituzioni che sfornarono specialisti: gli ingegneri provenivano dalla Scuola Tecnica di Tallinn (dal 1938, Università Tecnica), gli artisti dalla scuola privata “Pallas” e dalla Scuola Superiore d’Arte di Stato, i musicisti dalla Scuola Superiore di Musica di Tallinn (dal 1923, Conservatorio). E chi avesse voluto intraprendere una carriera militare poteva rimanere in Estonia, dove vennero a studiare anche diversi Finlandesi. I docenti di scuole secondarie e di liceo venivano istruiti all’Università di Tartu, mentre i maestri elementari erano formati a Tartu, Rakvere, Tallinn e nelle aree del Läänemaa e del Võrumaa.
Nel corso della breve esistenza della prima repubblica indipendente, l’Estonia fu in grado di produrre una intelligentsia di tipo occidentale, ma allo stesso tempo con mentalità nazionale, che riuscì a soddisfare tutte le necessità interne del proprio Paese, in ogni momento. Quella stessa intelligentsia formò le basi per lo sviluppo di una élite culturale e professionale estone. Riuscì dunque a realizzare ciò che appena vent’anni prima sembrava un sogno o un progetto impossibile.

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