lunedì 11 marzo 2013

Veneti e Russi sono parenti?

L’ipotesi potrebbe apparire fantasiosa, ma forse no. Le vicende hanno origine con gli spostamenti delle popolazioni indoeuropee, avvenute tra il quinto ed il secondo millennio prima di Cristo. Le migrazioni continuarono anche dopo e, da esse, trassero fondamento le comunità umane inizialmente note come Anatolici, Armeni, Balti, Celti, Daci, Frigi, Germani, Greci, Illiri, Indi, Iranici, Italici, Lusitani, Macedoni, Peoni, Slavi, Tocari e Traci. Per non arrecare torto a nessuno, li abbiamo elencati in mero ordine alfabetico.

Veneti dell’Adriatico (noti anche come Venetici, o Paleoveneti, o Heneti) - Arrivarono da nord e si fermarono nell’attuale Italia nordorientale tra il 2000 ed il 1600 a.C. Svilupparono una propria originale civiltà e si mantennero sempre pacifici. Furono infatti l’unica popolazione della penisola italiana a non entrare in guerra con Roma. I Romani furono anzi invitati ad arrivare dalle loro parti, dove inizialmente servirono da ausilio contro l’espansionismo celtico e, poi, per costruire strade, canali e città. La località principale fu Aquileia, all’estremo nord del Mare Adriatico, dove la direttrice stradale latitudinale (Via Postumia) si intersecava con l’antichissima strada dell’ambra, che dal lontano Lago di Ladoga, dopo aver costeggiato il Baltico e risalito la Vistola, scavalcava due catene montuose ed arrivava all’Adriatico. Era la strada che avevano percorso gli antenati dei Venetici, che intorno al primo secolo dopo Cristo finirono con l’assimilarsi completamente con i Romani. Dopo le invasioni barbariche, nacque la città di Venezia (Venetia), che avrebbe inaugurato un lungo capitolo glorioso della storia, grazie alla perfetta coniugazione della vocazione commerciale ereditata dai Venetici con le capacità ingegneristiche e militari imparate dai Romani. Il loro nome è attualmente ricordato nei toponimi Veneto, Venezia e Venezia Giulia.

Veneti della Vistola (noti anche come Venedi, o Venedae, o Venedoni) - Di loro restano riferimenti scritti del geografo Claudio Tolomeo e degli scrittori latini Plinio il Vecchio e Tacito, tra il primo ed il secondo secolo dopo Cristo. Erano stanziati in una vasta area compresa tra il fiume Vistola e l’attuale Ucraina. Non si trattava di una popolazione germanica, né baltica (cioè progenitrice degli attuali Lituani e Lettoni); che fosse una popolazione slava – o assimilata successivamente dagli Slavi – lo si apprende dallo storico bizantino Giordane (sesto secolo) e dai battibecchi avuti dai soldati di Carlo Magno in Venedonia. Il loro nome trova attuale memoria nei toponimi lettoni di Venta (fiume) e Ventspils (città).

Considerazioni - Entrambi i nomi derivano dalla radice protoindoeuropea wen-, che significava amore. Dalla stessa fonte lessicale è probabile che derivi anche il nome di Venere (Venus), la dea dell’amore nell’antica Roma. Veneti, pertanto, vorrebbe dire amanti o amichevoli. Tanto in riva all’Adriatico, quanto lungo la Vistola, i Veneti furono originariamente miti e pacifici. Quelli meridionali conobbero la guerra solo dopo essersi fusi con i Romani, mentre i Veneti settentrionali sarebbero diventati Russi dopo essere entrati in contatto con i Variaghi, ovvero i Vichinghi che venivano dall’attuale Svezia.
Ora, se è vero che non esistono dettagliate notizie sulle vicende dei Veneti della Vistola perché nell’Europa nordorientale la preistoria è durata più a lungo, ci arrivano comunque un paio di suggerimenti da alcune parole ugrofinniche. Come già accennato in altre occasioni, gli Ugrofinnici si trovano stanziati in Europa da prima degli Indoeuropei e quindi hanno visto da spettatori – almeno dalle loro parti – ogni avvenimento che si è succeduto dal quarto millennio avanti Cristo in poi. 
Ecco, a noi sembra illuminante che gli Estoni chiamino la Russia Venemaa (o, brevemente, Vene) e che i Finlandesi la chiamino Venäjä. Che il nome Rus’, nominato per la prima volta negli Annales Bertiniani dai Franchi, originariamente poteva riferirsi solo ai Variaghi arrivati dalla Svezia trova riscontro nel fatto che gli Estoni chiamino la Svezia Rootsi e che i Finlandesi la chiamino Ruotsi.

3 commenti:

  1. Una teoria che non sento per la prima volta e che mi sembra che abbia certa credibilità, come tante teorie che collegano teoricaticamente popoli lontani fra di loro (come sarebbe il caso dei baschi e i georgiani), Interessante!

    Albert Lázaro-Tinaut

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  2. Fascinating! I especially like the use of etymology to look at ancient movements of tribes. This site has some interesting info (and cool maps): http://geocurrents.info

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  3. Novejše raziskave (npr. poljskega znanstvenika Jerzyja Okulicza; Pleterski 1995: 541) Venete povezujejo s pomorjansko arheološko kulturo in kulturo zvončastih grobov. O njihovi jezikovni dediščini je možno sklepati na podlagi predslovanskih rečnih imen v porečjih rek Visle in Odre (o primerih glej Gołąb 1992: 263-267).

    Proti koncu 3. stoletja pr. n. št. se del prebivalstva pomorjanske kulture zvončastih grobov preseli proti vzhodu, v območje Baltoslovanov. Omenjena selitev je arheološko dokazana ter je časovno in prostorsko povezana s selitvami Germanov proti jugovzhodu.

    Okoli leta 200 pr. n. št. se na območjih pripjatskega Polesja ter zgornjega in srednjega Dnjepra pojavi zarubinska arheološka kultura, ki velja za začetek Slovanov in traja nekako do 2. stoletja n. št.

    Jezikovno najbližji sorodniki Slovanov so Balti. Oboji- Slovani in Balti- imajo skupne prednike, Baltoslovane, ki so v 1. tisočletju pred n. št. naseljevali širše področje Belorusije, severne in severozahodne Ukrajine ter zahodne Rusije. Zarubinska kultura je nastala na južnem obrobju tega področja. Arheološko gradivo njenih najzgodnejših stopenj kaže, da je nastala kot zlitje lastnosti krajevne milogradske kulture (ki pripada starejšemu baltoslovanskemu jedru) in tuje, pomorjanske kulture zvončastih grobov (katere možni nosilci so Veneti), izpričane pa so tudi lastnosti skitske in germanske jastorfske kulture. Priselitev Venetov v južni del območja Baltoslovanov je verjeten vzrok za postopno oblikovanje novega ljudstva Slovanov, ki se je ločilo od predhodne baltoslovanske skupnosti. Na etnogenezo Slovanov so sicer poleg Venetov vplivala tudi germanska in iranska ljudstva.

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